Il fenomeno della spontanea organizzazione di più persone in gruppi o collettività per il raggiungimento di uno scopo comune è un fenomeno antico, quasi primordiale, ed ha conosciuto uno sviluppo sempre crescente (cit. Wikipedia).
Ai tempi d’oggi si parla di Associazione, e volendone definire il concetto, sempre andando a spulciare in Wikipedia, è evidenziabile il seguente tratto:
L’associazione ha base personale ed è costituita da almeno due persone che perseguano uno scopo comune legittimo, non essendo il patrimonio un elemento essenziale.
Scopo comune legittimo, assenza di lucro, condivisione di interessi, questi sono i concetti che se ne evincono.
Volendo fare qualche considerazione, rapportando le su scritte definizioni alla nostra realtà, ne esce una descrizione che non da adito a troppe interpretazioni: in pratica ci descrive, e parla di un gruppo di persone riunite da una passione e che si adoperano per il conseguimento di un risultato comune, che nel nostro caso è erogare un servizio alla comunità.
Mi trovo qui a scrivere questo articolo poichè non ho potuto fare a meno di cogliere un aspetto che mi impressiona favorevolmente.
Trovo, personalmente, che quando in un ambito associativo i fruitori principali del servizio diventano il servizio stesso … beh si è raggiunta la massima espressione di Associazione e condivisione di intenti!
E’ esattamente quello che sta succedendo nelle nostre palestre: alcune nostre giocatrici più grandicelle sono diventate parte dello staff e da qualche tempo offrono volontariamente assistenza all’allenatrice delle piccoline del minivolley. E’ una cosa bellissima, che rappresenta un grande indicatore di quanto stia dilagando lo spirito che ci ha uniti.